Votazioni federali
NO al “Matrimonio per tutti”.
Bastano poche righe: non ci sono dubbi. Un buon cristiano deve votare no.
Se non fosse sufficiente vi ricordiamo che la legge, se approvata, permetterà la donazione di sperma alla coppie lesbiche mercificando di fatto i bambini e cancellando la figura del padre.
Inoltre ai bambini “nati” da coppie lesbiche verrà impedito di conoscere l’identità del proprio padre fino a 18 anni. La legge poi apre la strada all’utero in affitto.
Chi sostiene che non sia vero mente perché la parlamentare dei Verdi Liberali Katja Christ ha già depositato a Berna un’iniziativa parlamentare per legalizzare la donazione di oociti. Così facendo inizierebbe la compravendita di bambini come succede su diversi “shop online” (no non è un scherzo!) in Europa.
NO all’iniziativa popolare «Sgravare i salari, tassare equamente il capitale» (detta iniziativa 99%)
L’Iniziativa 99% vuole tassare più fortemente l’1% più ricco…dimenticando un dettaglio: i ricchi possano contare su agevolazioni fiscali, ma pagano molto più di tutti gli altri svizzeri messi assieme.
Vogliamo fare scappare questi ricchi dal nostro Paese? Il resto della popolazione dovrà pagare più imposte per compensare!
Inoltre, metteremmo in difficoltà una marea di aziende che, dopo questo periodo difficilissimo dovuto alla pandemia, si troverebbero in ulteriore difficoltà vedendosi tassare ancora di più. Ricordiamoci che queste aziende danno da mangiare a buona parte della popolazione svizzera.
Votazioni cantonali
SÌ al pagamento dei costi per le vittime di una legittima difesa
Chi viene accusato di eccesso di legittima difesa vorrà farsi, logicamente, difendere da un avvocato di sua fiducia e non da un avvocato scelto d’ufficio dallo Stato.
L’iniziativa prevede semplicemente che lo Stato paghi le spese dell’avvocato di fiducia alle persone che sono state assolte dall’accusa di eccesso di legittima difesa.
SÌ all’iniziativa “Basta tasse e basta spese” e anche al controprogetto (preferenza all’iniziativa)…
L’iniziativa prevede che le spese dello Stato oltre i 20 milioni di franchi, o 5 milioni annui per 4 anni, vengano sottoposte al voto popolare.
Il controprogetto porta il limite a 30 milioni, rispettivamente 6 milioni, ma la votazione popolare avverrà solo se almeno un terzo dei Granconsiglieri lo chiederà.
Una legge simile esiste già in 18 Cantoni.
Su spese così importanti è giusto che chi paga, cioè i cittadini, possano dire la loro.
NO all’introduzione del formulario ufficiale ad inizio locazione
La situazione relativa al mercato dell’alloggio in Ticino, con un altissimo numero di appartamenti vuoti, non giustifica l’introduzione del formulario obbligatorio. Fra le altre cose si chiede che il formulario venga reso obbligatorio e consegnato ad ogni nuova locazione così che il nuovo inquilino veda il “vecchio” affitto e le giustificazioni per un eventuale aumento.
Nel nostro Paese vige il libero mercato e quindi ci pare inopportuna questa scelta, tanto più che già ora il Codice delle obbligazioni permette all’inquilino di chiedere che gli sia comunicato l’ammontare dell’affitto pagato dall’inquilino precedente.
La legge creerebbe ulteriore burocrazia senza alcun vantaggio per nessuno.