Roberto Pellegrini
7 gennaio 2025
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Negli ultimi giorni, il dibattito sul trattato tra Svizzera e UE è tornato al centro dell’attenzione. Questo accordo, che molti chiamano ironicamente “trattato di sottomissione”, rappresenta una minaccia concreta alla nostra indipendenza e alla neutralità che definiscono la Svizzera. Il rischio è chiaro: perdere il controllo su settori fondamentali come il mercato del lavoro, la fiscalità e la protezione dei diritti nazionali.
Un prezzo troppo alto da pagare
Immaginiamo la scena: un bulldozer dell’UE che spinge uno chalet svizzero verso il baratro. Questa metafora rappresenta perfettamente i timori di molti cittadini. È accettabile cedere a compromessi che limitano la nostra sovranità? La risposta è NO. L’allineamento dinamico alle normative UE rischia di trasformare la Svizzera in un semplice esecutore delle decisioni prese altrove, snaturando la nostra democrazia diretta.
Difendiamo i nostri interessi
Un trattato mal negoziato significherebbe accettare regole dettate da Bruxelles senza alcuna possibilità di influenzarle. Questo non è accettabile. La Svizzera deve restare libera di decidere per il proprio futuro. La nostra neutralità, la nostra autonomia e i nostri strumenti di democrazia diretta (come referendum e iniziative popolari) non sono negoziabili.
L’importanza della vostra voce
La nostra forza sta nella partecipazione dei cittadini. È fondamentale che ognuno di noi faccia sentire la propria voce per opporsi a questo accordo che rischia di compromettere il futuro del nostro Paese. Condividete le vostre opinioni, partecipate al dibattito pubblico e unitevi a noi per difendere la Svizzera che amiamo.
Insieme possiamo fare la differenza. Proteggiamo ciò che rende unica la nostra nazione. Non è il momento di cedere, ma di agire con determinazione.
Roberto Pellegrini, Presidente | UDF Ticino
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