21 aprile 2012 – CDT
Il poema antiebreo del premio Nobel Günter Grass ha suscitato non poche reazioni polemiche, a favore e contro. Alcuni giornali si sono rifiutati di pubblicarlo e altri non solo l’hanno pubblicato, ma hanno anche commentato positivamente il testo. Certo il Governo israeliano ha le sue colpe, ma ha anche qualche attenuante. Salvo errore, in tempi moderni, mai Israele o gli ebrei hanno meditato, programmato o messo in atto la distruzione di un altro popolo; tutti sanno, invece, che c’è chi ha fatto l’una, l’altra o tutte queste cose; sicuramente la Germania, e per questo Günter Grass, tedesco, già membro della Gioventù hitleriana, avrebbe dovuto forse avere il pudore di stare zitto; poi l’Iran, il cui presidente ha più volte dichiarato di voler cancellare Israele dalle carte geografiche, poi Hamas che ha ancora fra i propri scopi la distruzione d’Israele, cosa che, probabilmente altri Stati Arabi farebbero volentieri, ma, avendoci già provato, hanno dovuto desistere, scontrandosi con la superiore potenza bellica israeliana, senza la quale, presumibilmente, Israele non esisterebbe più. Notoriamente l’antisemitismo sta, purtroppo, diffondendosi ampiamente in Europa; non abbiamo quindi bisogno di intellettuali o pseudo tali che sobillino ulteriormente la gente in questa direzione. Purtroppo la diffusa repulsione contro Israele porta automaticamente a prendere le parti di Stati e organizzazioni che osteggiano Israele; il risultato assurdo è che gli stessi ambienti che, in Europa, sono per la democrazia, contro la discriminazione delle donne e degli omosessuali, contro la pena di morte e le pene corporali, pur di osteggiare Israele, quando si tratta di Medio Oriente, tollerano/sostengono (consapevolmente? speriamo di no), quegli Stati e quelle organizzazioni(Iran, Arabia Saudita, Hamas, Hezbollah) che fanno tutto il contrario: impiccano gli oppositori, mettono a morte gli omosessuali, mozzano le mani ai ladri, trattano le donne come oggetti di proprietà dei mariti, e comunque come esseri inferiori al maschio (semmai ci fossero dubbi rammento che il Corano, Sura 2:282, afferma che la testimonianza di un uomo vale come quella di due donne…). Conclusione: se non ce la sentiamo di essere, come il sottoscritto, sostenitore del popolo ebraico, asteniamoci almeno dall’esternare, come invece ha fatto Günter Grass, l’appoggio a chi Israele lo vorrebbe cancellato dalla faccia della terra. Fra l’altro, chi si dichiara cristiano, dovrebbe ricordarsi che, nella Bibbia dei cristiani, il popolo ebraico viene indicato come «pupilla del Suo occhio» (Zaccaria 2:8); io sono convinto che è per questo che il popolo ebraico è sopravvissuto nei secoli a innumerevoli deportazioni e persecuzioni e all’olocausto.
Edo Pellegrini, Presidente UDF Ticino